Labarile, il cordoglio del Presidente Sospiri
27 luglio 2020 - 12:25
(ACRA) - “Con la scomparsa improvvisa del giornalista Renzo Labarile l’Abruzzo perde purtroppo un altro di quei protagonisti del mondo dell’informazione che hanno scritto la storia del settore nella nostra regione. Attento, accurato, misurato, mai fuori dalle righe senza per questo perdere la capacità di approfondire, cercare, scavare dentro la notizia per individuare la realtà, uno di quei giornalisti della vecchia scuola che la notizia ha sempre preferito raccontarla, anziché interpretarla, dando ai propri ascoltatori e lettori gli strumenti per capire e costruirsi una propria opinione. Alla moglie Aleksandra, alla sua famiglia, giungano le condoglianze mie personali, dell’Ufficio di Presidenza e dell’intero Consiglio regionale”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla notizia della scomparsa di Renzo Labarile. “Ironico, talvolta scanzonato, giornalisticamente sempre educato con i suoi interlocutori, senza mai scadere nella piaggeria o nell’accondiscendenza – ha sottolineato il Presidente Sospiri -, Labarile è stato e resterà un interprete di primo piano del mondo mediatico e in particolare del mondo della televisione, con conduzioni esemplari di trasmissioni in cui il confronto pacato e concreto ha sempre prevalso, riuscendo in quello che era l’intento, ovvero informare chi ascoltava. Capace, come pochi di ascoltare e capire, senza mai porsi con posizioni pregiudiziali nei confronti dei soggetti che intervistava, fossero esponenti politici, amministratori, imprenditori, sindacalisti, o semplici lavoratori, ha rappresentato un pilastro del giornalismo regionale, nel quale ha sempre cercato di essere un punto di riferimento e di collante, prestandosi anche al difficile compito di formare le nuove generazioni di professionisti del settore, e quanti sono i giovani cronisti cresciuti alla sua scuola. Negli ultimi anni, poi, con la trasmissione dedicata agli approfondimenti nel mondo dell’Economia, ha permesso di individuare, spesso anche di anticipare, le problematiche, le possibili evoluzioni e anche le ipotetiche soluzioni utili per arginare sacche di crisi, dando voce a tutti i protagonisti del mondo finanziario e favorendo l’incontro tra le eccellenze. Di Renzo ci resteranno l’arguzia, il suo essere sornione, mai volutamente disincantato, un gentiluomo d’altri tempi, un lettore appassionato dei suoi anni, innamorato della nostra terra e delle giovani generazioni, ci resteranno la sua esperienza, i suoi preziosi suggerimenti, e semplicemente la sua presenza. Mi piace pensare che sia andato avanti e che, ad aspettarlo, abbia trovato un altro grande amico, il Direttore Pasquale Pacilio, con il quale ha condiviso tanti anni di lavoro e di amicizia, per ricongiungere quella che è stata indiscutibilmente la ‘formidabile coppia’ del giornalismo abruzzese”. (com/red)
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