Pietrucci su ricostruzione case Ater L'Aquila
05 giugno 2020 - 16:17
(ACRA) – "Dopo appena 15 mesi, un letargo record anche per il più assonnato dei marsupiali, la Giunta regionale scopre il tema della ricostruzione degli immobili Ater con una passerella di amministratori tra le stradine di Valle Pretara, ampiamente quanto inutilmente fotografata" è quanto dichiara il consigliere Pierpaolo Pietrucci. "E' arrivato Cacini – continua Pietrucci - riferendosi alla presenza di Santangelo e Impudente. Ecco: presentarsi dopo quindici mesi di inerzia e indifferenza come ha fatto ieri il centrodestra, dicendo di "recuperare il tempo perduto" è una bugia, una gesto di presunzione e una offesa al lavoro difficile, lungo, complesso che purtroppo – è vero – da anni caratterizza il sistema della ricostruzione pubblica dopo il terremoto del 2009. E' un offesa a chi nel tempo ha seguito il problema, e anche a dirigenti e funzionari e Amministratori dell'ATER – Piergiorgio Merli, Francesca Aloisi, Gianvito Pappalepore – che per anni si sono scontrati con ritardi, procedure nebulose, burocrazia, norme, tempi lunghi per l'assegnazione di risorse e soprattutto per i protocolli operativi di questo tipo di ricostruzione. Posso testimoniarlo – spiega il consigliere del Pd - personalmente perché, anche grazie alla mia storia politica e alla sensibilità umana, ho sempre seguito i problemi e i diritti degli inquilini delle case popolari, e da Presidente della Seconda Commissione nella precedente legislatura ho istituito una sorta di Tavolo permanente che monitorava costantemente la situazione, coinvolgendo sempre e collegialmente i rappresentanti delle famiglie assegnatarie, l'ATER, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, la Struttura Tecnica di Missione , il Comune e di volta in volta ogni altro soggetto interessato, per garantire la massima trasparenza nelle informazioni e nella consapevolezza dei programmi di ricostruzione. Fu con questo lavoro che si definì il cronoprogramma delle opere. In uno di questi incontri in Consiglio regionale, il 4 maggio 2018, col Provveditorato (competente per oltre la metà degli interventi) fu chiarita la tempistica degli interventi coerente alle previsioni del cronoprogramma: entro il 2021 la pubblicazione delle ultime gare e l'avvio a conclusione degli interventi su tutti i 422 appartamenti ancora non ricostruiti, a cui sommare i 321 alloggi il cui iter era iniziato. Questo valeva sia per gli immobili dove stazione appaltante è l'Ater sia per quelli in cui è il Provveditorato. Sapendo che i finanziamenti del Cipe sono disposti e approvati ogni anno, sulla base degli interventi che per ciascun anno si prevede di realizzare. Dunque, non ci sono ritardi da colmare, ma solo da dare seguito ad un complesso iter che ora arriva a compimento. Piuttosto c'è da affrontare un'altra annosa questione –conclude Pietrucci - la predisposizione di un intervento normativo e finanziario per sanare la situazione degli inquilini Ater che dopo il sisma del 2009 nel cratere sono stati costretti a pagare, con l'ospitalità nei progetti Case, affitti più alti rispetto ai canoni sociali a cui hanno diritto e che sono corrisposti per tutti gli alloggi Ater d'Abruzzo, determinando una assurda situazione di disparità e diseguaglianza." (com/m.f.)