Blasioli (PD) su SIN di Bussi
03 febbraio 2020 - 17:14
(ACRA) - "Non è stato necessario svolgere la conferenza di servizi decisoria per la riperimetrazione del Sin di Bussi. Via libera verso il decreto del Ministro per la riperimetrazione di Piano d'Orta ma da gennaio 2019 attendiamo che la Regione ci dica se procederà ad una nuova richiesta di riperimetrazione sulla base delle ulteriori analisi e richieste di Arta". "Domani – dichiara il consigliere Pd della Regione Abruzzo Antonio Blasioli - in audizione l'Avvocato generale dello Stato che ha difeso la Regione nel processo penale su Bussi e che sta portando avanti la richiesta di risarcimento danni di Regione e Ministero nei confronti di Edison e sarà importante capire anche da lei la possibilità di portare avanti una richiesta simile anche dai Comuni a valle di Bussi oltre che lo stato del processo ma intanto oggi non è stata necessaria la Conferenza di servizi decisoria in merito alla richiesta di riperimetrazione del Sin come richiesta dalla Delibera di giunta regionale n. 342 del 24 maggio 2018 e precisata dalla Delibera di Giunta regionale n. 645 del 9 agosto 2018. Tutti gli atti degli enti interessati sono stati ritenuti sufficienti e quindi è necessario solo attendere il decreto del Ministro. E' un risultato importante per i Comuni del Sin e in particolare per Bolognano perché non sfugge che comprendere un terreno da bonificare nel Sin finisce per aiutare i Comuni alle prese con scarsità di risorse, ma anche per chi abita la vallata del Pescara perché potrà sperare che nelle operazioni in corso siano ricomprese anche queste particelle rimaste fuori. Novità non del tutto soddisfacenti tuttavia. Se è vero infatti che si accoglie la riperimetrazione del SIN richiesto dal Comune di Bolognano tra il 2017 e il 2018 dopo ben 19 mesi di tempo, è altrettanto vero che l'Arta sta continuando ad effettuare il lavoro di verifica anche in aree esterne a quelle che saranno ricomprese nel SIN e in particolare rispetto a quelle comprese tra le abitazioni di via Fiume e il bacino del fiume Orta. E' infatti del gennaio 2019 (esattamente un anno fa), la nota con cui l'Arta comunicava alla Regione "la presenza di rifiuti pericolosi e non pericolosi all'esterno del perimetro dell'ex impianto produttivo, di riporti storici non assimilabili a terreno, di potenziale contaminazione a carico di terreni e di contaminazione a carico di acque sotterranee al di fuori del perimetro dell'ex impianto produttivo" e la Regione Abruzzo già con nota del 12 aprile 2019 comunicò al Ministero dell'ambiente che avrebbe atteso l'esito delle indagini del materiale e avrebbe convocato un tavolo tecnico per una ulteriore richiesta di riperimetrazione. Non ci risulta tuttavia che da allora la Regione Abruzzo abbia avanzato una seconda richiesta di riperimetrazione dopo quella richiesta nel 2018, che ora forse ci avrebbe consegnato un SIN riperimetrato definitivamente ma soprattutto avrebbe garantito misure di emergenza unitarie a tutela della collettività, come richiesto anche dall'Arta con nota del 31 luglio 2019. Manca inoltre dalla Regione Abruzzo una presa di posizione rispetto alla richiesta avanzata con delibera di giunta dal Comune di Popoli con cui chiede di ricomprendere nel SIN anche una parte dei terreni posti proprio di fronte alla discarica Tremonti. Le ragioni di questo ritardo e le motivazioni della mancata richiesta di riperimetrazione del SIN sono ad oggi sconosciute e così oggi non possiamo sapere se la riperimetrazione del Sin nel territorio di Piano d'Orta è davvero concluso o se, viceversa, ci sarà una ulteriore richiesta seguendo le indicazioni di Arta". (com/red)
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