Blasioli su università: "La sede resti a Pescara"
18 dicembre 2019 - 17:05
(ACRA) - "Dalla lettura dei giornali in questi giorni non si capisce come sia cambiata la materia del contendere circa la nuova localizzazione dell'Università a Pescara – commenta il consigliere regionale PD Antonio Blasioli - Si fa all'ex Cofa? Non si fa più lì, ma si mantiene l'ipotesi perché l'unica intenzione messa nero su bianco è nel DUP che improvvidamente la maggioranza comunale di centrodestra ha scritto senza una effettiva fattibilità del progetto e senza che nemmeno la Regione si esprimesse, malgrado fosse parte dello scambio ipotizzato, manco la città fosse una tavola di Monopoli?" La cronaca di questi giorni inserisce nella discussione la ritirata dell'Ateneo sulla localizzazione all'ex Cofa, un intento, però, che non ha trovato riscontro sul Documento Unico di Programmazione che l'Amministrazione comunale sta discutendo in queste ore, dove l'ipotesi di delocalizzare la D'Annunzio da viale Pindaro resta immutata, come se non ci fosse stato alcun ripensamento da parte del Rettore Caputi, precisa Blasioli. "Una incredibile leggerezza nella compilazione del documento programmatico più importante della città, non condiviso non solo con la città, che lo ha scoperto dalla sera alla mattina. Un atto che non è stato concertato neanche con i soggetti interessati, da una parte l'Università che da proponente ha già fatto sapere di non voler procedere più e dall'altra l'attore principale che è proprietario delle aree, cioè la Regione Abruzzo, che sull'idea ha mantenuto un incredibile silenzio, non proferendo assenso o dissenso sull'ipotesi di cedere la sua area all'Ateneo, ricevendo in cambio gli attuali locali di viale Pindaro per ubicarvi la sede unica degli uffici regionali. Di certo c'è che la sede universitaria deve rimanere a Pescara, dov'è da sempre e dove può crescere ancora, perché è diventata uno dei poli di punta dell'economia cittadina. Un intento espresso chiaramente anche dalla precedente amministrazione di centrosinistra, che ne aveva immaginato lo sviluppo in un articolato progetto, la Città della Cultura e della conoscenza, che prevedeva investimenti nelle aree adiacenti a quelle attuali dell'Ateneo, su viale Pindaro: un vero e proprio Campus, con il potenziamento anche delle infrastrutture e dei servizi, in parte già iniziato e l'accorpamento allo scopo anche del Parco della Caserma Di Cocco. Un'esigenza spinta dall'attrattività che la città esercita sugli studenti, dai servizi che può offrire e anche dall'economia che tale presenza anima, tutti valori aggiunti che non possiamo permetterci di perdere, tant'è che nelle realizzazioni avviate dal centrosinistra c'è anche quella dello studentato negli spazi dell'ex Ferrhotel che aspettano il finanziamento ministeriale, frutto peraltro di un tavolo condiviso con l'Università che esiste già da anni e su cui bisogna tornare a sedersi, per parlare e condividere con la città e tutti i soggetti interessati, minoranza non esclusa, anche questa discussione e le relative scelte. Così come è necessario che la Regione abbia una sede unica, su territorio cittadino, in un'area periferica, in modo da poter essere vettore di riqualificazione che alla città e alla periferia serve e su cui è indispensabile puntare, ora più che mai. Molto stanno facendo i consiglieri di opposizione per mantenere intatta la volontà cittadina, impedendo pasticci calati dall'alto, consci di quanto è stato già avviato e dell'importanza anche di capire che cosa abbia in mente di fare la Regione, grande presenza silente nel dibattito. Per distogliere dal silenzio l'esecutivo regionale e il presidente Marsilio, ho depositato oggi un'interpellanza che chiede lumi sulla localizzazione della sede della Regione e, di conseguenza, chiarezza circa lo scambio proposto per l'ex Cofa. Nel frattempo si fermino le bocce, Masci faccia il sindaco e non il Governatore: ha una città a cui pensare, condivida con la comunità i progetti strategici per il suo sviluppo ma soprattutto chiami a sedersi ad un tavolo l'Università, la Regione, le forze politiche della città, tutte le forze, che sicuramente saranno liete di collaborare per evitare che l'Universita lasci Pescara, un rischio possibile e che la Regione abbia una sede unica e dignitosa in città". (com/m.f.)