Stella (5S) su pdl "recupero opifici industriali"
10 ottobre 2019 - 17:24
(ACRA) - "Alla luce di quanto emerso dalla Commissione del Consiglio regionale dell'Abruzzo che oggi si è riunita a L'Aquila ed anche alla stregua di tutti gli auditi presenti, dal presidente dell'ARAP, ai rappresentanti dei comuni di Vasto, Teramo e L'Aquila, trovo conferma di quanto già affermato: il progetto di legge in esame ha sì la volontà di recuperare queste aree, ma in modo del tutto approssimativo". Ad affermarlo è il Consigliere regionale Barbara Stella, che continua: "Ad esempio i capannoni e le strutture private che potrebbero necessitare di interventi di recupero dal punto di vista ambientale, sarebbero a carico del proprietario che si ritroverebbe ad affrontare costi elevati, prima che il sito possa essere riqualificato. Questo vuol dire che al di là delle belle parole, ai fatti probabilmente ci ritroveremo di fronte ad aree in cui insistono sia le strutture riqualificate, ovvero quelle che necessitano di un costo minore per essere recuperate, che altre ancora in stato di abbandono perché i costi di una eventuale bonifica non li vorrà sostenere nessuno". "Inoltre i territori coinvolti da questo dispositivo di legge sono vari e con differenze sostanziali, penso all'area del Vastese che vede all'interno del nucleo industriale una riserva naturale come quella di Punta Aderci, a quella del Chietino che ad oggi si ritrova completamente immersa all'interno del tessuto urbano, o della Val Pescara, stretta ormai tra le aree residenziali di Pescara, dei comuni limitrofi e la vasta zona commerciale di San Giovanni Teatino. Tutte queste realtà è vero che sono accomunate dalla presenza di opifici abbandonati e industrie dismesse, ma nell'ottica di una restituzione di essi non si può non tenere conto del territorio in cui sono situati e che hanno esigenze evidentemente differenti. La riqualificazione deve puntare a riconsegnare aree o edifici in decadenza attraverso parchi pubblici, aree di aggregazione sociale: in sostanza attraverso servizi al cittadino che mirino davvero ad una riqualificazione e cioè, trasformando queste aree in un'opportunità che offra servizi troppo spesso dimenticati per il miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini abruzzesi". Conclude. (com/red)