Centrosinistra: giunta rinviata a settembre (2)
13 agosto 2019 - 14:47
(ACRA) - "L'iniziativa legislativa – si legge nella nota del centrosinistra in riferimento ai primi 6 mesi della giunta Marsilio - è improvvisata e disorganica, senza una visione. Le due leggi più significative sono state impugnate dal Governo e dal Tar. Sulla legge sui trabocchi si è verificato ciò che avevamo paventato: il testo aggrava più che risolvere i problemi. La nostra proposta di approvare una disciplina transitoria per l'estate, al fine di lavorare poi, insieme a una legge organica è stata ignorata e ora la situazione è di totale caos. Sui trasporti: la legge di proroga, priva di copertura finanziaria, per le tratte Giulianova-Teramo-L'Aquila- Roma, cela la decisione di tagliare i servizi minimi e privatizzare altre corse. Una scelta che danneggia tutti: lavoratori pendolari, TUA e aziende private di trasporto pubblico locale. I grandi dossier Stato-Regione sono ad oggi privi di qualunque concreta decisione. Ricostruzione: le poche, limitate e confuse misure adottate ma la ricostruzione del Sima 2016-17 resta ferma. I ritardi sono sempre più insopportabili e la gestione commissariale e sub commissariale affidate al Presidente della Regione sono inefficaci. Sul post sisma 2009, la Regione Abruzzo è stata inerte sull'unica scelta del Governo nazionale di sottrarre 75 milioni dai fondi che il centrosinistra aveva assicurato nel 2014; bloccata la ricostruzione pubblica. Tariffe e la messa in sicurezza dell'Autostrada: il Cipe ha finalmente preso atto del nuovo Piano economico finanziario contenente investimenti per 3,1 miliardi, in attuazione della legge da noi fatta approvare nel 2012, una legge che qualifica le nostra autostrade quali infrastrutture strategiche nazionali e impone messa in sicurezza di viadotti e gallerie e sostenibilità delle tariffe. In attesa della pronunzia dell'Unione Europea, il primo stralcio di circa 750 milioni di euro, insieme agli oneri necessari per non far scattare gli aumenti tariffari attende dio essere garantita con una legge dello Stato. La crisi di Governo ripiomba nell'incertezza un percorso avviato grazie alla battaglia dei Sindaci e anche alle nostre iniziative. Zes, portualità e corridoio penisola Iberica-Balcani. La Zes varata a gennaio dalla Giunta regionale uscente non è stata ancora approvata dal Governo nazionale, mentre quello regionale non mostra particolare attivismo, nonostante il credito di imposta che spetta alle imprese sia già operativo nelle regioni che si sono date da fare. Sullo spostamento dell'autorità portuale da Ancona a Civitavecchia, necessario anche per ottenere il riconoscimento del corridoio europeo Ten-T Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, è prevalsa la confusione e l'inconcludenza nel tira e molla tra governo nazionale e regionale. Il risultato è il blocco totale delle procedure, malgrado tutte le forze politiche sigle sindacali e datoriali e i Sindaci fossero tutti d'accordo". "La Giunta regionale di centrodestra dunque su molti temi è lenta – concludono Giovanni Legnini, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Sandro Mariani e Americo Di Benedetto - su altri è ferma. Noi continueremo ad incalzarli su tutto, presentando proposte concrete per l'Abruzzo come abbiamo fatto in questi mesi". (com/red)