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Ospedale di Pescara, Testa su Dea II livello

28 giugno 2019 - 18:17

(ACRA) - Sul riconoscimento Dea di II livello (Dipartimento Emergenza Accettazione), quello cioè dotato delle discipline ad alta intensità, all'ospedale Santo Spirito di Pescara interviene il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa. "Dopo un'attenta analisi della oramai annosa problematica che stenta a trovare una soluzione, a pesante scapito di tutti i cittadini dell'area metropolitana – spiega Testa - ritengo che esistano due ragionevoli e concrete possibilità per ottenere un duplice risultato, quello dell'ottenimento del Dea per il presidio ospedaliero di Pescara e quello di preservare il più possibile la salute del paziente grave evitando di spostarlo da un nosocomio ad un altro. La prima si chiama "equipe mobile" , esistente in molte realtà all'avanguardia: prevede che lo staff medico di cardiochirurgia dell'ospedale di Chieti si sposti (e non il paziente) per effettuare tutti gli interventi necessari nell'ospedale di Pescara che, ovviamente, dovrà essere dotato di una sala operatoria adeguatamente attrezzata. La seconda ipotesi, invece, è quella di attribuire una valenza interaziendale all'Unità operativa di cardiochirurgia di Chieti: vale a dire – sottolinea Testa - prevedere una sezione di cardiochirurgia nell'ospedale di Pescara ma dipendente da Chieti. In entrambi casi, transitori, nessuna professionalità medica dell'area metropolitana sarà sminuita. L'una o l'altra, purché il paziente grave non venga sballottato e gli si garantisca una chance in più di salvarsi". "L'ospedale di Pescara – aggiunge ancora il capogruppo di Fratelli d'Italia – oltre ad essere dotato di tutte le discipline-requisito, tranne la cardiochirurgia (che in realtà non è neanche indispensabile ai fini del riconoscimento), con 98 mila accessi l'anno al pronto soccorso è l'unico della regione ad avere il requisito base fissato dalla legge a 70 mila (Chieti 63 mila, L'Aquila 46 mila e Teramo 42 mila). Peraltro, come è noto sia agli addetti ai lavori che ai cittadini, la stragrande maggioranza delle emergenze di II livello già pervengono a Pescara in tutte le ore del giorno e della notte. Giusto per fare un esempio con la vicina Marche, Ancona è Dea già da molto tempo con 78 mila accessi l'anno. L'Abruzzo è l'unica regione in Italia a non aver ancora deliberato il Dea di II livello, tranne Molise e Val d'Aosta che non hanno i requisiti minimi di legge. A dircelo è anche uno studio statistico dell'Università Bocconi di Milano, pubblicato sulla rubrica "Sanità" de Il Sole 24ore, che traccia una mappa nazionale degli ospedali hub individuando uno di questi in Pescara. Chi parla di campanilismi evidentemente vuole deviare l'attenzione da una serena valutazione delle leggi e dei dati clinici ed epidemiologici. Una questione che non può più attendere, si tratta di un obbligo di legge – conclude Testa - e di fare gli interessi di tutti noi cittadini, un'esigenza elementare che trova risposte in tutto il mondo avanzato". (com/red)