Blasioli su mancato rifinanziamento consultori
25 giugno 2019 - 17:11
(ACRA) - "No della maggioranza di centrodestra al rifinanziamento dei consultori pubblici e privati". Lo afferma il Consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli che ha presentato un emendamento sottoscritto dall'intero centrosinistra, "che prevedeva di rifinanziare di 500mila euro i fondi destinati ai consultori familiari". "Oggi - evidenzia Blasioli - la maggioranza di centrodestra della Regione Abruzzo ha dato una ulteriore prova di schizofrenia e di poca lucidità politica. Il nostro emendamento puntava a dare il giusto respiro alle attività dei consultori, esigenza sentita anche dagli stessi uffici e, in particolare, dal Servizio Assistenza Distrettuale Territoriale della Regione Abruzzo e dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, che l'ha formalizzata in due note distinte dirette alla Giunta Marsilio. Ancor più grave è la mancanza di qualsiasi apertura, neanche per il futuro, da parte dell'assessore Fioretti, in merito al rifinanziamento della legge regionale". "Ricordiamo - spiega il Consigliere del Pd - che i consultori hanno un ruolo fondamentale e strategico per il tessuto sociale italiano e territoriale. Fra i loro delicati compiti, infatti, ci sono l'assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e alla paternità responsabile, per i problemi della coppia e della famiglia, dei minori e delle donne. Inoltre sono strutture di riferimento anche per la procreazione responsabile, la tutela della salute della donna e dei nascituri, l'informazione e l'assistenza riguardo ai problemi della sterilità e della infertilità, nonché per le tecniche di procreazione assistita e le procedure di adozione e affidamento familiare minorile. Un servizio che viene erogato in maniera totalmente gratuita e che, per questo, deve essere sostenuto e promosso dalle istituzioni di riferimento". "Alla luce di tutto ciò - conclude Blasioli - ritengo irresponsabile la bocciatura dell'emendamento presentato oggi dal centrosinistra, non solo dal punto di vista politico-amministrativo, ma anche dal punto di vista umano e pratico, perché, di fatto, si toglie ai consultori, e di conseguenza alla comunità abruzzese, la possibilità di garantire dei servizi fondamentali e molto delicati". (com/red)