Consiglio regionale: i lavori
18 giugno 2019 - 17:46
(ACRA) – Il Consiglio regionale ha svolto nella prima parte della seduta odierna i seguenti documenti politici: interpellanze presentate da Pietro Smargiassi (M5S) sui contributi economici finalizzati al riconoscimento e alla valorizzazione del lavoro di cura del familiare-caregiver che assiste minori affetti da malattia rara e in condizione di disabilità gravissima; da Barbara Stella (M5S) sulla balneazione delle acque di via Leopardi a Pescara; da Dino Pepe (PD) sulla gestione e attività di controllo delle popolazioni di cinghiale nel territorio della Regione e da Sara Marcozzi (M5S) sull'Autorità di Sistema Portuale Porti Abruzzesi – passaggio da Ancona a Civitavecchia. E' stato approvato il testo unificato sulle disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali di equo compenso. Un testo che nasce dalla fusione di due distinti provvedimenti legislativi, il primo a firma del Presidente Lorenzo Sospiri e del consigliere Emiliano Di Matteo e l'altro a firma dei consiglieri del M5S, Smargiassi e Marcozzi. La proposta vuole in sostanza aiutare i liberi professionisti ad incassare quanto dovuto per le loro prestazioni professionali ed impedire il ricorso a metodi di pagamento irregolari. Contestualmente la norma si prefiggevi ridurre l'evasione fiscale imponendo la presentazione della fattura agli uffici della pubblica amministrazione. All'atto del rilascio dell'atto autorizzativo o della ricezione di istanze ad intervento diretto, la pubblica amministrazione deve acquisire la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del professionista o dei professionisti sottoscrittori degli elaborati progettuali che attestano il pagamento delle spese da parte del committente. Approvata dall'Assemblea legislativa all'unanimità il progetto di legge (a firma dei consiglieri Sospiri, Pettinari, Marcozzi, Bocchino, Santangelo, Pepe, Marcovecchio, Taglieri, Bocchino) che modifica la precedente normativa sul garante dell'infanzia regionale , modifiche volte essenzialmente a superare alcune imprecisioni e refusi contenuti nella legge medesima che ne impedivano l'attuazione. In particolare il progetto di legge va a modificare in primo luogo l'articolo 6 (Nomina, requisiti ed incompatibilità) della Legge regionale numero 24/2018 introducendo i requisiti, prima non previsti, che bisogna possedere per poter rivestire la funzione di Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza. Nello specifico si prevede che il Garante sia scelto tra persone in possesso di laurea in discipline giuridiche o umanistiche, competenza giuridico - amministrativa in materie concernenti i diritti dei minori, le problematiche dell'età evolutiva e la famiglia, esperienza, almeno quinquennale, nel campo del sostegno all'infanzia, della prevenzione del disagio e dell'intervento sulla devianza minorile. Inoltre, il progetto di legge va ad eliminare l'incompatibilità della carica di Garante con l'esercizio di qualsiasi attività di lavoro autonomo e di qualsiasi commercio o professione e prevede, nel caso di conferimento della carica di Garante a dipendenti della pubblica amministrazione, il collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento del posto di lavoro. Il progetto di legge apporta poi una modifica all'articolo 9 (Indennità) della Legge regionale numero 24/2018 volta a stabilire che al Garante è attribuita un'indennità di funzione mensile pari al 50 per cento dell'indennità di carica mensile lorda spettante ai Consiglieri regionali. Il Consiglio regionale si è concluso con l'approvazione del provvedimento di legge finalizzato al riconoscimento del debito fuori bilancio per il ripiano delle perdite ed la ricapitalizzazione di Abruzzo Sviluppo SpA, società che ha la Regione Abruzzo quale socio unico e che ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2017 con una perdita di euro 812.931. Approvata all'unanimità una risoluzione urgente sulla vertenza Mercatone Uno (documento votato anche in altre Assemblee legislative interessate dalla vertenza) che impegna il governo regionale a: tenere aperti i tavoli di confronto con sindacati, istituzioni e fornitori per dare un primo urgente sostegno ai lavoratori, alle loro famiglie e ai clienti; a proseguire insieme ai sindacati la sollecitazione nei confronti del Governo per attivare le procedure per gli ammortizzatori sociali; a chiedere al Governo di accelerare le procedure Inps per liquidare il TFR degli oltre 1800 lavoratori (almeno della parte precedente all'ultima gestione della Shernon Holding); a verificare tutto quanto possibile a garanzia delle aziende fornitrici e dei clienti coinvolti. (m.f.)