Febbo: Asl di Chieti in pieno caos organizzativo
24 dicembre 2018 - 08:35
(ACRA) - "Una Asl in pieno caos organizzativo con primari e medici che scappano e dove vediamo regnare la massima confusione. E' quello che sta accadendo in questi ultimi mesi di fine legislatura nella Azienda Sanitaria di Lanciano -Vasto- Chieti". E' quanto afferma il Consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo che spiega come questa situazione avvenga "mentre i vertici aziendali sono impegnati a produrre atti aziendali dal chiaro stampo "elettorale", tant'è negli ultimi giorni è stato pubblico il quarto in un anno". "La mancanza di strategie, programmazione e obiettivi all'interno della sanità – prosegue Febbo - ha creato un grave malessere che si evince soprattutto dalla fuga di molti bravi medici, che operano da tempo nella Asl chietina, pronti a traslocare in altre aziende sanitarie non abruzzesi. Oggi, addirittura, vediamo arrivare un'altra versione dell'atto aziendale, ovvero il quarto, dove, con Delibera numero 1498, si apportano modifiche sostanziali alle strutture operative che passano da UOS a UOSD e viceversa da UOSD a UOC senza una minima motivazione se non quella di assegnazione di posti ad personam. Tutte queste modifiche evidenziano come l'atto aziendale sia privo di una visione programmatoria, sfornito di dati assistenziali, nonché di atti documentali dei Direttori di UOC interessati che, invece, dovrebbero essere alla base di un qualunque documento aziendale credibile e realistico. Esempio lampante è la riconversione da UOSD a UOS della "Osservazione Breve Intensiva" del Policlinico di Chieti, la cui UOSD è stata sempre indicata come essenziale, forse perché ad appannaggio di una ex candidata del Pd alle amministrative ultime del Comune di Chieti, nonostante la letteratura in tutta Italia dicesse il contrario e adesso magicamente declassata a UOS. Come mai questo ripensamento? La UOS di Ortopedia di Ortona è diventata UOSD forse perché qualcuno deve essere accontentato? E proprio in questo quadro di totale confusione organizzativa e programmatoria che molti illustri primari e medici preparano la loro fuga si tratta – spiega Febbo – di Vincenzo Salini, direttore U.O. di Ortopedia; Fabrizio Fascione, dirigente medico U.O. Ortopedia; Francesco Fanfani direttore Ginecologia e Oncologia di Ortona; Pierluigi Di Sebastiano, direttore della Chirurgia generale e Oncologia unitamente ai dirigenti medici Francesco Di Mola e Tommaso Grottola; Luca Consolo, dirigente medico Urologo. Mi auguro in un pronto intervento dell'Università ricordando che il nostro nosocomio di Chieti è Clinicizzato. Stupisce inoltre come negli allegati degli organigrammi dei dipartimenti continuino ad essere presenti gli Ospedali di Chieti, Lanciano, Vasto e Ortona e non c'è traccia dei reparti e delle Unità Operative dell'Ospedale di Atessa. Viene menzionato l'ospedale di Vasto ma non viene fatto nessun riferimento all'attivazione della tanto promessa Emodinamica. Il massimo dello stupore si raggiunge quando nell'atto aziendale non si trova traccia delle disposizioni uscite dall'ultimo tavolo di monitoraggio, ma solo piccoli aggiustamenti che fanno pensare a promozioni ad personam. Se non bastasse arriva anche la ciliegina sulla torta, ossia la proroga al Direttore generale in scadenza". "Infatti – evidenzia Febbo – la Giunta regionale delibera, guarda caso appena due giorni dopo l'approvazione dell'ultima versione dell'atto aziendale approvato da Flacco, la proroga dell'incarico mascherato da "prolungamento" del contratto fino al 15 marzo 2029. Un delibera che i miei avvocati stanno valutando e nel caso impugnerò nelle sedi e autorità opportune. Ormai – conclude Febbo - è del tutto evidente che siamo di fronte a quello che si potrebbe definire abuso di atti che poi sfociano in concorsi come quelli già segnalati in precedenza e promozioni che rimandano inevitabilmente a una imminente campagna elettorale". (com/red)